DALL' ALTRA PARTE DEL VENTO

DALL' ALTRA PARTE DEL VENTO
Andrea Pecchioli & Liska ITA 398

giovedì 18 giugno 2009

"500 x 2”

E cosi un po’ rocambolescamente..., con alcune vele e dotazioni prestate da Carlo Altieri all’ultimo momento abbiamo deciso di partecipare alla 500 x 2, proprio con Carlo che si era fatto un’idea del mare Croato e delle Tremiti avendo partecipato a diverse passate edizioni.
Per me un assaggio di regata vera, di altura senza compromessi, un bastone lungo 500 miglia per capire ed assaggiare il mini alle prese con due venti dominanti : Scirocco e Greco .Come avete già letto dai siti di vela o dai comunicati stampa, Liska è stato l’unico mini rimansto in gara che ha girato Sansego (Croazia), dopo aver transitato al traverso del faro, ci hanno comunicato le previsoni, che davano bolina fino alle Tremiti ed anche per il ritorno e avvisi di burrasca: tutta colpa di una rotazione di 180° del vento prevista per giovedi’che avrebbe portato bora forte, quindi o si finiva per giovedi' o era rumba ..di quella vera.
Il rischio rottura in questa andatura su un mini è esponenziale quando si batte per giorni contro onde di 1,5 – 2 metri . Da lì la dolorosa, ma saggia decisone di rinunciare ad un 1° posto sicuro, ma il rischio di mollare la barca così a sud in caso di avaria o altro, no !... Non potevo proprio permettermelo.
Premesso questo, le considerazioni che seguono toccheranno i diversi aspetti su cui è giusto porre l’accento per proseguire in questa bella esperienza:
1 – Come dice il mio amico Max di bolina il mini è un “dito nel c..” non chiude e devi poggiare su tutti i treni di onde sopra il metro. Sul mini non si dorme, perché le onde più grandi ti sballottano quando sei in cuccetta.
Sul mini non si mangia, perché oltre i 15 nodi non si puo’ cucinare e non si fanno tante altre cose, perché ti passa anche la voglia di andare in bagno (che non c’è !).
Al cambio di turno ogni tre ore vai a letto col tic della poggiata sul braccio !!!!
In quelle condizioni si mangia solo panini e barrette annaffiate da red bull
2 – Ho scoperto che Liska ha poco “potenziale energetico “, necessità di un pannello solare piu’ grande, di un giroscopio per l’autopilota e di altre cosette per rendere la navigazione meno timone dipendente.
3 – Per fare 500 mg che possono divenire 750 occorre una bella preparazione fisica e soprattutto mentale.
Le 80 miglia fino a Sansego di bolina sono state lunghe, le 90 miglia al lasco da Sansego ad Albarella, sono sembrate una passeggiata! d'altra parte questa è una barca nata per le portanti
o al limite una bolina larga .... moooooooolto larga ;)

lunedì 8 giugno 2009

Com’è dura far l’altura... !

Il titolo fa sorridere, quello che ci accaduto un po’ meno.
Partiamo alle 7.00 di mattina con destinazione Caorle per l’ennesima uscita di allenamento (40 miglia).
Premessa meteo:
Ilmeteo.it prevede 10/15 nodi di sud-ovest, il Lamma un po’di più, siamo sui 15/20 nel mezzo e poi giù a calare sotto costa fino a 10 nodi, comunque tutti i fenomeni sono dati in attenuazione.
Sul canale 68 lanciano un avviso di burrasca sull’Adriatico Settentrionale.
Appena partiti non c’è vento, issiamo la randa e il frullone, c’è però una discreta onda di mare valutata intorno al metro e qual cosina di più, residuo del giorno prima . Andrea è fuori io sistemo la barca dentro,
verso le 10.00 dopo 8 miglia circa, entra un debole sud est il frullone inizia a tirare, il vento aumenta e decidiamo di dare il gennaker grande. Dietro di noi iniziano a formarsi groppi scuri, sul mare già mosso compaiono in cima alle onde le prime “ochette”, valutiamo il vento intorno ai 12 nodi, Liska fila via a più di sette con punte di 8,5. Tutto sotto controllo.
Intanto il vento sale si assesta sui 15 kn e Liska plana , … plana sempre, adesso siamo attestati a più di 8 con punte di 10,5 stiamo così un bel po’la barca è stabile ed questa è la vera forza del mini.
E’ vero infiliamo un paio di straorze, ma tutto è sotto controllo. Il mare è salito e alcune onde arrivano quasi a due metri, alcuni groppi ci sfilano alle spalle, ci avviciniamo velocissimi a Caorle il log segna 10 – 10,5 nodi costanti di velocità con punte fino a 11/12 nodi, adesso le onde frangono, valuto il vento medio intorno ai 20 -22 nodi, dico ad Andrea “ Stiamo ancora un paio di muniti così poi se aumenta lo togliamo..” detto fatto Liska parte in straorza (colpa di un onda più grande ), mi ritorna in mente la situazione descritta da Giancarlo Pedote sul suo blog, siamo sbandati e con le onde al traverso; mollo la tack, ma non riesco subito a fare lostesso con la drizza che si è incattivita, passono 30 secondi forse un minuto, Graccio non governa ha il timone scontrato e le pale mezze fuori, lo spi viene fatto a fette (quando si dice 2.000 euro gettati al vento). Finalmente riesco a liberare la drizza e recupero quello che resta del nostro gennaker leggero !
Il mare è salito d’improvviso, ci diamo il cambio e Graccio issa il solent, filiamo via così, poi proviamo a prendere due mani, ma la barca non va abbastanza al vento, (le onde ci portano alla poggia) decidiamo di ammainare tutto e di procedere solo col solent lasciando perdere la randa.
Intanto l’onda è aumentata ed il vento è calato, ci troviamo decisamente sotto invelati. Dopo una mezzoretta (per fortuna) il vento ri-aumenta e ci permette di governare ancora bene sui 6 nodi. L’arrivo nel porto di Caorle esposto allo scirocco è da brivido con le onde sopra i 2 metri che frangono all’entrata, sento il rumore dei frangenti dietro e poi sotto la poppa, entro nell’ultimo cavo il timone mi accenna all’orza, se ne accorge anche Andrea che mi dice di poggiare, già fatto .. entriamo a Caorle dopo "attimi da non riprovare". Portare una barca così con piu' di venti nodi due metri d'onda e con a riva un gennaker da 85 mt2 non è uno scherzo, alcune cose sono ingannevoli come il piacere di planare ben oltre i dieci nodi ci ha distratto dal resto. Errori da non commettere in seguito. Come sostengo da tempo è la combinazione vento-onda che fa la differenza e non i singoli fattori, quindi iniziamo a parlare di cosa troviamo e non solo dei nodi indicati dal windex.