dall'altra parte del vento: Liska : 2° posto al Trofeo Amref

domenica 4 luglio 2010

Liska : 2° posto al Trofeo Amref

Troefo Amref 3-4 luglio (Viareggio).

Liska soffre un po' nella doppia regata a bastone di sabato, com'era facile immaginare, ma recupera nella prova costiera di domenica dove solo una piccola avaria al tamburo del "code 0" ci toglie la soddifazione del primo posto. Alla fine piazza d'onore ed un'altro passo avanti nello sviluppo della barca. classifica http://www.circolovelamare.com/campionati.aspx

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Cos'è un Mini-transat

I mini transat 6,50 sono considerate barche estreme, fortemente invelate, leggere e veloci, che richiedono uno sforzo fisico ed una preparazione mentale specifica e costante.
A bordo non esiste il bagno, si mangia per lo più freddo o liofilizzato, spesso in condizioni meteo avverse non si riesce nemmeno a mollare il timone. I mini non hanno motore, quindi sono mezzi ecologici che utilizzano solo i pannelli solari o sistemi eco-compatibili. La Classe francese che raccoglie il maggior numero di ministi ed a cui tutto il mondo si ispira è molto attenta alle regole marinaresche ed ha proibito i sistemi cartografici a bordo ed i contatti con l'esterno. Quindi si naviga alla vecchia maniera, solo con le carte nautiche, senza internet e senza supporto meteo da terra, affidandosi ai bollettini ufficiali emessi via radio ed al proprio istinto.
Al contrario la barca è molto tecnologica ed innovativa sia per le vele che per la carena, ricca di soluzioni straordinarie che la portano a toccare velocità da brivido. Il massimo obbiettivo per ogni minista è rappresentato dalla Mini-Transat 6,50, regata Atlantica che si corre in solitario ogni due anni con partenza dalle Rochelle (Francia) ed arrivo a Salvador de Bahia (Brasile). Per entrare a far parte degli 80 skipper che prendono il via all Transat occorre superare una serie di regate preparatorie nel circuito del Mediterraneo e 1000 miglia di qualifica in solitario.
Il circuito del Mediterraneo è dunque ricco di prove importanti ed impegnative che si corrono in coppia o in solitario nel rispetto della piena tradizione marinaresca.

tra cielo e fortuna ...

Marco sapeva regatare, regatava quando nessuno si sarebbe immaginato di farlo, anche quando gli avevano messo una clessidra nello stomaco e lui sapeva che la sabbia sarebbe finita presto. Marco mi diceva "non t'ingolosire!" se entravo troppo nel vento, "questa è la tua bolina " ..."si certo " rispondevo io, ma la poppa è diversa, assomiglia alla vita, con l'onda alle spalle appena ci sali inizi a planare e resti sospeso tra il mare e la schiuma. Tutto si fa fragile e instabile, come una riga di blu tra cielo e fortuna.

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